Notizie Garcia Cumini raccontano Pipe
Pipe è contemporanea e allo stesso tempo classica. Come si arriva a questo delicato equilibrio?
Attraverso un processo di attenta selezione. Fa parte della filosofia e del codice progettuale del nostro studio, realizzare oggetti che possano durare nel tempo, ma che siano allo stesso tempo lo specchio del momento storico in cui vengono pensati e disegnati. Le epoche si caratterizzano per tratti tipici e archetipi che spesso permangono per molto tempo, nella realizzazione delle sedute è questo il nostro obiettivo.
Quanto conta la ricerca in questo progetto?
La ricerca, sia progettuale che industriale, è fondamentale e va condotta sia in autonomia che con l’azienda: un progetto è figlio di entrambi. L’unione di expertise e punti di vista diversi crea sempre grandi stimoli. In Pipe, l’anello che separa e unisce la gamba posteriore all’elemento che sale a sostenerne lo schienale ha un valore decorativo ma anche strutturale. Sottolinea una giunzione del legno che è frutto di una ricerca tecnologica audacee rende possibile l’assenza di traversi.
Pipe è slow design. In che modo?
Tutto è iniziato con lo studio e un’accurata ricerca, poi si è passati alla proposta. Una ricerca partita dall’analisi sociologica delle abitudini degli utenti, per trovare quel segno unico che rende il prodotto riconoscibile. Pipe rimanda ad un oggetto di tradizione antichissima, simbolo di una capacità di assaporare la vita lentamente, traendo appagamento da ciò che è bello.
Lo studio dei materiali, l’impiego delle tecnologie, il desiderio di superare alcune sfide poste dalla lavorazione del legno, ci hanno permesso di scoprire fin dove spingerci e realizzare una seduta elegante che, al pari di una buona pipa, è destinata a durare tutta la vita.
3 aggettivi per descrivere Pipe
Timeless, elegante, distintiva.